Alecensa nel trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule ALK-positivo: approvato nell’Unione Europea


La Commissione Europea ( CE ) ha approvato Alecensa ( Alectinib ) come trattamento in monoterapia, per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) ALK-positivi precedentemente trattati con Crizotinib ( attuale terapia standard ).

La maggior parte dei pazienti con tumore NSCLC ALK-positivo sviluppa una resistenza a Crizotinib entro un anno di trattamento e, il 60% circa, sviluppa metastasi nel sistema nervoso centrale ( SNC ).
La capacità di Alectinib di penetrare la barriera ematoencefalica lo rende efficace anche sulle metastasi cerebrali.

L’approvazione condizionata EMA ( European Medicines Agency ), si basa sui risultati di due studi registrativi di fase II ( NP28673 e NP28761 ), che hanno mostrato una riduzione delle dimensioni del tumore del 52.2% ( IC al 95%: 39.7-64.6% ) nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ALK-positivo in fase avanzata trattato con Alectinib, la cui malattia è progredita dopo il trattamento con Crizotinib ( tasso di risposta globale, ORR ).

I due studi hanno mostrato che Alectinib ha portato la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) fino a 8.9 mesi ( IC al 95%: 5.6-12.8 ).
Inoltre, una analisi dei dati aggregati sempre dei due studi, ha dimostrato che Alectinib ha ridotto le dimensioni delle lesioni misurabili del sistema nervoso centrale nel 64% dei pazienti ( IC al 95%: 49.2-77.1% ).
Il 22% ( n=29 ) dei pazienti, inoltre, ha ottenuto una risposta completa sia nei confronti delle lesioni del sistema nervoso centrale misurabili e non-misurabili.

L’approvazione condizionata viene concessa a un farmaco che sia in grado di rispondere a una esigenza medica insoddisfatta, ovvero laddove il beneficio di avere subito disponibile una nuova opzione terapeutica, superi di gran lunga il rischio di dati meno esaustivi rispetto a quelli normalmente richiesti.
Ai sensi delle disposizioni previste dall’approvazione condizionata, Roche dovrà fornire ulteriori dati sull’impiego di Alectinib in prima linea nei pazienti con tumore NSCLC ALK-positivo mai trattati con inibitori di ALK. Questi dati, saranno disponibili grazie allo studio di fase III ( ALEX ), attualmente in corso, che confronta Alectinib e Crizotinib.

In occasione dello scorso congresso dell’American Society of Clinical Oncology ( ASCO ), sono stati presentati i risultati dello studio di fase III J-ALEX, che ha confrontato Alectinib con Crizotinib, in prima linea, in pazienti giapponesi.
I dati presentati, hanno dimostrato che Alectinib ha ridotto il rischio di un peggioramento della malattia o di morte ( PFS ) del 66% ( hazard ratio, HR= 0.34; IC al 99%: 0.17-0.70; p inferiore a 0.0001 ) rispetto a Crizotinib in questa specifica forma di tumore del polmone.

Con 1.59 milioni di decessi ogni anno in tutto il mondo, i tumori polmonari maligni rappresentano la prima causa di morte in oncologia.
Il cancro del polmone non-a-piccole cellule è la forma più comune di tumore del polmone e rappresenta l’85% circa dei casi di carcinoma polmonare.
Il tumore NSCLC ALK-positivo si manifesta indicativamente nel 5% dei pazienti affetti da carcinoma polmonare non-a-piccole cellule in fase avanzata, il che si traduce in circa 75.000 persone a cui viene diagnosticata la malattia ogni anno. Viene quasi sempre riscontrato nei soggetti che presentano una forma specifica di tumore NSCLC chiamata adenocarcinoma, ed è più comune in coloro che hanno un passato da fumatori leggeri o nessuna storia di tabagismo.

Studio NP286732

NP28673 è uno studio di fase I/II, a braccio singolo, in aperto, multicentrico, volto a valutare la sicurezza e l’efficacia di Alectinib in 138 soggetti affetti da tumore NSCLC ALK-positivo la cui malattia è progredita durante la terapia con Crizotinib.
Secondo la valutazione condotta da un Comitato di revisione indipendente, lo studio ha fatto rilevare un ORR del 50.8% ( IC al 95%: 41.6-60.0% ), misurato in base ai criteri RECIST.
Alectinib ha dimostrato un profilo di sicurezza in linea con quello osservato negli studi precedenti.
Un’ulteriore valutazione degli sperimentatori, ha dimostrato una riduzione della dimensione dei tumori nel 51.4% dei pazienti trattati con Alectinib ( IC al 95%: 42.8-60.0% ). In aggiunta, i pazienti il cui tumore si è ridotto di dimensione grazie ad Alectinib, hanno continuato a rispondere alla terapia per un tempo mediano di 15.2 mesi ( IC al 95%: 11.2-24.9 ) ( durata della risposta, DOR ).
La sopravvivenza mediana libera da progressione nei pazienti trattati con Alectinib è stata di 8.9 mesi ( IC al 95%: 5.6-12.8 ).
I seguenti eventi sono stati riferiti nel 2% o più dei pazienti: dispnea ( 4% ); anemia ( 3% ); affaticamento, aumento dell’INR, embolia polmonare e iperbilirubinemia ( ciascuno 2% ).

Studio NP287613

NP28761 è uno studio nord-americano di fase I/II, a braccio singolo, in aperto, multicentrico, volto a valutare la sicurezza e l’efficacia di Alectinib in 87 pazienti affetti da tumore del polmone non-a-piccole cellule ALK-positivo la cui malattia è progredita durante la terapia con Crizotinib.
Secondo la valutazione condotta da un Comitato di revisione indipendente, lo studio ha fatto rilevare un ORR del 52.2% ( IC al 95%: 39.7-64.6% ), misurato in base ai criteri RECIST.
Una valutazione degli sperimentatori ha evidenziato una riduzione delle dimensioni dei tumori nel 52.9% dei pazienti trattati con Alectinib ( IC al 95%: 41.9-63.7% ).
In aggiunta, i pazienti il cui tumore si è ridotto di dimensione grazie ad Alectinib, hanno continuato a rispondere alla terapia per un tempo mediano di 14.9 mesi ( IC al 95%: 6.9 – non-stabilito ) ( DOR ).
La sopravvivenza mediana libera da progressione nei pazienti trattati con Alectinib è stata di 8.0 mesi ( IC al 95%: 6.3-12.6 ).
Alectinib ha dimostrato un profilo di sicurezza in linea con quello osservato negli studi precedenti. Gli eventi avversi più comuni di grado 3 o superiore ( che hanno interessato almeno il 2% dei pazienti ) sono stati: aumento degli enzimi muscolari ( aumento dei livelli della creatinfosfochinasi nel sangue; 8% ); aumento degli enzimi epatici ( alanina aminotransferasi [ ALT ]; 6%, e aspartato aminotransferasi [ AST ]; 5% ); respiro affannoso ( dispnea; 3% ); aumento dei livelli dei trigliceridi ( ipertrigliceridemia ); riduzione del livello di potassio ( ipokaliemia ); bassi livelli di fosfato nel sangue ( ipofosfatemia; 3% ); prolungamento del tempo di coagulazione parziale del sangue ( tromboplastina; 2% ). ( Xagena2017 )

Fonte: Roche, 2017

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